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17 aprile 2024
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Argomenti

Il suicidio assistito del governo Conte

Massimo Nava * - 30.01.2021

Se l’opinione pubblica osservasse la realtà tenendo il binocolo con la lente d’ingrandimento puntata su un quadro più ampio, avrebbe una diversa consapevolezza della nostra “salute” sociale, economica e persino politica e del modo con cui il Paese ha affrontato nel suo complesso la pandemia.

Negli Stati Uniti (un quarto dei contagi del mondo e record di decessi, davanti a Brasile, India, Messico) la pandemia è fuori controllo, mentre Biden cerca di rimediare i guasti del “seminegazionismo” di Trump. Il virologo Fauci ha detto di essere stato considerato come “una puzzola in un pic nic”. L’assalto a Capitol Hill ci dice quanto il Paese sia diviso e quanto siano impregnate di fanatismo ideologico, razziale, religioso le trame sotterranee della violenza. Qualche cosa di molto peggio dei vari populismi e negazionismi nelle nostre case italiane ed europee.

In Gran Bretagna, la gestione ondivaga dell’emergenza sanitaria ha per conseguenza il record europeo di decessi, oltre centomila. La Brexit - scelta populista che i britannici pagheranno per anni - ha ulteriormente complicato le cose.

 La Francia si appresta a decretare un altro lockdown pesante. La presunta efficienza dello Stato è stata messa a dura prova dalla somministrazione a rilento dei vaccini, mentre si pagano errori di misure contraddittorie, leggi tutto

Una proposta che merita attenzione

Paolo Pombeni - 07.10.2020

Probabilmente finirà in nulla, come tante altre iniziative del genere. Ci riferiamo alla bozza del disegno di legge costituzionale predisposta dal PD e presentata con una certa solennità la settimana scorsa per poi finire subito nel disinteresse generale. Era il mantenimento della promessa di affiancare il sì al referendum grillino con una proposta di sistemazione di alcune debolezze del nostro sistema parlamentare.

Anche se finirà parcheggiata nei cassetti dei progetti di legge senza sviluppo, visto che al momento nessun partito l’ha degnata di attenzione (poca anche dal PD), la proposta elaborata dal gruppo composto dai parlamentari Ceccanti e Parrini nonché da Luciano Violante e con un contributo esterno del prof. Enzo Cheli merita di essere presa in considerazione perché se fosse approvata rimodellerebbe notevolmente il nostro sistema costituzionale.

Intendiamoci: non c’è nessuna vera rivoluzione, ma solo una razionalizzazione meditata dei nodi che sono presenti nel nostro sistema attuale. Partiamo da un dato che è stato molto pubblicizzato, ma in modo approssimativo: non c’è una vera sistemazione del problema del bicameralismo, ma semplicemente il passaggio ad un monocameralismo articolato.

Al contrario di quanto speravano una parte almeno dei nostri costituenti, non abbiamo mai veramente avuto due Camere che rappresentassero due filiere diverse leggi tutto

Sanità e progetti nazionali. I rischi per il potere russo

Francesco Cannatà * - 27.05.2020

L’11 maggio la Russia ha iniziato il rischioso esperimento di uscire dall’isolamento nonostante l’alto numero di infetti. Quel giorno infatti il presidente Putin con un messaggio alla nazione dichiarava la fine del regime delle giornate di riposo retribuite iniziato il 30 marzo. Quel lunedì il paese con un totale di 165.929 contagi si trovava al sesto posto mondiale per numero di malati. Inoltre da quattro giorni consecutivi il numero dei contaminati cresceva di 10mila unità. Dal 24 maggio i contagiati sono diventati 335882 e la Russia è balzata al terzo posto nella classifica dell’epidemia.

All’irrompere del Coronavirus l’economia di Mosca si trovava in uno stato  di relativo ristagno. Secondo l’istituto pubblico di statistica, Rosstat, il primo trimestre 2020 aveva registrato una crescita dell’1,6% in termini annuali. Più ottimiste, le cifre del ministero dell’Economia valutavano in +1,8% il segno del PIL. La pandemia ha rovesciato questa atmosfera. Al momento le previsioni del dicastero economico federale mettono in conto un calo del 9,5% del PIL rispetto al 2019. Meno fosche le prognosi della Banca Centrale per cui la discesa sarà dell’8%. Sempre il dicastero economico avverte che nel 2020 la flessione del reddito reale della popolazione sarà pari al -3,8%. Il periodo più duro sarà il secondo trimestre dell’anno quando questa voce segnerà -6%. leggi tutto

Cittadini del mondo

Francesco Domenico Capizzi * - 06.05.2020

Dopo quasi due millenni bisogna plaudire l’imperatore Marco Aurelio quando sostiene che “schiavo è colui che si sente sottomesso ad una natura capricciosa, cittadino del Mondo è chi riconosce di vivere in mezzo ad una natura governata da leggi rigorose” (I Pensieri”, Mondadori 1974). L’aforisma è quanto mai attuale perché dà origine ad interpretazioni opposte degli eventi “naturali” che si susseguono, fra cui l’attuale pandemia. La visione capricciosa della natura rende l’organizzazione sociale rigida, nello stesso tempo incerta, financo evanescente, e favorisce la concezione misterica dei molti mali che attanagliano i popoli: guerre, carestie, razzismi, sfruttamenti, diseguaglianze, dittature, malattie, epidemie...

E’ quanto è accaduto nel corso dell’emergenza attuale: prima e dopo l’evento acuto scaturito in Cina ha prevalso l’inerzia, finalmente sono state adottate misure organizzativo-socio-sanitarie di contrasto mentre si andavano affinando misure cautelative e strumenti diagnostico-terapeutici. A parte l’incertezza iniziale, tutto ben fatto di fronte alla pandemia conclamata, preceduta dall’epidemia in Wuhan che qualcosa avrebbe dovuto insegnare sotto ogni punto di vista, scientifico e operativo.

E’ bene osservare che le epidemie osservano una certa ciclicità e la loro insorgenza e i loro effetti clinici sono sufficientemente prevedibili e, almeno in parte, conosciuti, evitabili e prevenibili. Sta nell’incrocio del virus con gravi guasti ambientali e defedamenti leggi tutto

La Cina e la pandemia: prove di soft power?

Giovanni Bernardini - 29.04.2020

C’è molta Cina negli aggiornamenti di attualità che scandiscono queste inedite settimane di quarantena. Se da principio l’informazione sul paese estremorientale, forzatamente scarsa e frammentaria, ha riguardato soprattutto l’estensione del contagio da Covid-19 e le misure messe in atto per contrastarlo, lo spostamento del focus sull’emergenza di casa nostra ha comportato anche una nuova rappresentazione della Cina Popolare come interlocutore privilegiato, in virtù del suo manifesto desiderio di aiutare gli altri paesi sulla base della propria esperienza. Non è certamente sfuggito a nessuno che gli atti concreti di aiuto e i messaggi di incoraggiamento, per i quali è giusto essere grati, siano stati sostenuti da uno sforzo mirato e organizzato per dare loro la più ampia pubblicità possibile. Chi conosce gli equilibri interni alla Cina ben più del sottoscritto, sostiene che l’offensiva propagandistica abbia anche finalità domestiche: soprattutto le trovate più grossolane, come l’applauso collettivo rivolto al personale sanitario italiano dai balconi e trasformato dai media cinesi in un ringraziamento agli esperti inviati da Pechino, dovevano servire a distogliere l’attenzione pubblica dai ritardi e dagli errori del regime sul fronte domestico e a mostrare, per così dire, come la situazione all’estero fosse peggiore di quella leggi tutto

Chi siamo, dove andiamo? La Pasqua difficile della Chiesa russa

Francesco Cannatà * - 22.04.2020

“Non tradirete Cristo non recandovi in chiesa, ma lo farete se a causa vostra qualcuno si ammalerà”. Cosi il 31 marzo il responsabile delle relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hillarion, cercava di trovare un compromesso tra le usanze pasquali della Russia ortodossa e le esigenze sanitarie dello Stato. Secondo il calendario giuliano il cristianesimo orientale celebra la Passione di Cristo una settimana dopo quello occidentale. Quest’anno però almeno la metà delle parrocchie russe, obbedendo ai decreti dell’autorità secolare, ha vietato ai parrocchiani l’accesso in chiesa. Scelta difficile visto che la Settimana Santa è l’avvenimento principale dell’ortodossia slava e dato il livello di misticismo con cui i fedeli russi glorificano la resurrezione di Cristo. Comprensibili dunque i malumori dei credenti, i dissensi tra il clero e le precauzioni con cui i religiosi hanno affrontato i divieti. Misure su cui il Patriarcato inizialmente non ha nascosto il proprio dissenso. Cosi è successo dopo il messaggio alla nazione del 25 marzo con cui Putin incaricava i governatori regionali di far rispettare le restrizioni sociali. Al governatore di San Pietroburgo che il giorno dopo vietava fino al 30 aprile ogni ingresso nei luoghi di culto, il Patriarca si opponeva sostenendo che “in mancanza di una legge federale leggi tutto

Europa, Germania, Italia alla prova del coraggio

Francesco Cannatà * - 11.04.2020

“Qualcosa di utile alla mia patria ma dannoso all’Europa o qualcosa di utile all’Europa ma dannoso al genere umano, per me sarebbe un crimine”. Parole, scritte nel XVIII secolo da Montesquieu, da tenere presenti mentre un rabbioso dibattito lacera il nostro continente. La crisi che viviamo è un prisma dalle molte facce. Dal punto di vista sanitario una pandemia imparagonabile a quelle del passato, da nuovo volto a questioni antiche. Quella tra razionalità e irrazionalità. Quella tra vite umane da salvare e i costi della recessione. Quella tra autocrazie e diritti dei popoli. Infine quella tra la costruzione o la dissoluzione europea. Un’equazione che in Italia sembra dipendere solo dalla questione tedesca. O meglio dal suo eterno ritorno.
Il processo europeo di integrazione, non è stato altro che il costante tentativo di armonizzare “un sistema di distinzioni”.  Chi si occupa di relazioni internazionali deve onestamente riconoscere la storia europea come un susseguirsi di continuità e discontinuità. La vita delle nazioni e quella del continente è da sempre un intreccio tra fratture e linearità. A ciò si aggiunge il lungo “dissidio tra Germania ed Europa”, la “sua lontana preparazione” e il momento, ancora recente, della “sua terribile esplosione”. Anche questa discordia però non è altro leggi tutto

Il nome della cosa

Francesco Provinciali * - 11.04.2020

Quando lessi le 40 pagine di evidenze scientifiche, priorità e raccomandazioni ai governi redatte dal 29/4 al 4/5 2019 in sede OCSE,  dai rappresentanti di 130 Paesi  aderenti all’Ipbes ( la piattaforma intergovernativa  scientifico-politica sulla biodiversità e gli ecosistemi) per esaminare un Rapporto dell’ONU stilato in 3 anni di lavoro da parte di oltre 150 esperti, volto allo studio e all’approfondimento dei rischi delle biodiversità, ebbi la sensazione  di un  imminente “tsunami” globale che potrebbe portare in tempi definiti “relativamente brevi” all’estinzione di una serie di specie viventi che popolano i mari e la Terra, fino ad 1/8 di quelle attualmente censite pari ad una cifra mostruosa di circa un milione di ‘specie’ animali e vegetali.

In questo caso oggetto di studio e dei risultati della ricerca condotta dagli scienziati era l’erosione lenta ma graduale della “biodiversità”: in pratica il pericolo paventato e sottoposto alla responsabilità dei governanti a livello planetario riguarda la scomparsa di specie viventi- animali e vegetali – a causa del deterioramento della “salute” degli ecosistemi che inglobano l’uomo e le altre forme di vita.

Ciò che influisce sull’alterazione delle biodiversità esistenti sono i comportamenti umani: sfruttamento del suolo e delle risorse naturali, come leggi tutto

Tutti a casa. Il virus è arrivato in Russia

Francesco Cannatà * - 01.04.2020

La crisi sanitaria è arrivata a Mosca. Secondo quanto scrive lunedì la Nezavisimaja Gazeta la scorsa settimana nel paese il numero delle persone malate di coronavirus è cresciuto di 3,5 volte al giorno. Con un ritmo simile a metà aprile in Russia vi sarebbero 200mila contagiati. In queste condizioni ci sarebbe bisogno di 30mila letti per rianimazione con costi per il bilancio statale pari a 6 miliardi di rubli al giorno. Cifre che hanno costretto la leadership del paese ad attivarsi.

Mentre infatti nel resto d’Europa opinione pubblica e classi dirigenti si trovavano da tempo sotto lo stordimento dell’epidemia da Coronavirus, mercoledì 18 marzo Putin dalla Crimea definiva la situazione nella Federazione “complessivamente sotto controllo”. Soprattutto la pandemia non doveva guastare i festeggiamenti per il sesto anniversario dell’annessione della penisola. A quel punto gli sforzi del Cremlino per diffondere fiducia tra la popolazione si limitavano alla chiusura delle frontiere e la quarantena per chi rientrava dai paesi considerati a rischio. Un invito alla calma sociale basato sui numeri relativamente bassi dell’infezione. Che in Russia esistesse un certo livello di inquietudine per lo stato reale della pandemia lo dimostra però il fatto che da tempo chiunque dovesse incontrare il presidente era obbligato al tampone.

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“QU’EST CE QUE EST L’EUROPE?”

Francesco Domenico Capizzi * - 25.03.2020

In questi giorni drammatici per l’Italia, per i Paesi europei e il Mondo intero si assiste ad una sostanziale assenza della Unione europea, come anche di Organismi internazionali: principalmente l’ONU con la sua Agenzia che risponde al nome di Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Mancano progetti e coordinamenti sovranazionali comuni per fronteggiare l’avanzata del virus. La dichiarazione, inevitabile, di “pandemia” non esaudisce le attese, che conferirebbero valore ad Unione europea ed Organizzazioni internazionali, di un coordinato soccorso scientifico e materiale che, ovviamente, non può che essere realizzato globalmente e con metodo interlocutorio con le realtà epidemiche rapidamente cangevoli che si affacciano in ogni istante in tutte le Regioni geografiche del Pianeta. Nella realtà ed in sostanza, ogni Stato pensa a sé stesso come se i confini politico-geografici possano limitare, differenziare e addirittura impedire l’impatto dell’onda epidemica.

Ridiventa così attuale, in verità senza mai aver perso i suoi connotati amletici, l’antico aforisma del XVII secolo coniato da Bernard le Bouyier le Fontenelle, membro della Académie Royale des Sciences de Paris, applicabile alle attività di varie Organizzazioni e Assemblee internazionali: leggi tutto